Un'esperienza di comunione fraterna e concreta vicinanza ad una Chiesa sorella, questo è stato lo spirito del viaggio che il vescovo monsignor Ambrogio Spreafico ha compiuto in Rwanda dal 13 al 20 novembre scorso. L'occasione della visita è stato il 10° anniversario del gemellaggio della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino con quella di Nyundo. La visita a luoghi pastorali significativi, gli incontri con il vescovo Alexis Habiyamere e i responsabili diocesani, con i poveri, i malati e i ragazzi hanno scandito le diverse giornate.
Ad accompagnare il vescovo il suo segretario don Giorgio Ferretti, don Epimaque Makuza, sacerdote della diocesi di Nyundo in servizio pastorale a Veroli durante il periodo di studio presso l'università Urbaniana, dal co-direttore della Caritas diocesana, Marco Toti e a don Francesco Tedeschi, responsabile della regione dei Grandi Laghi della Comunità di Sant' Egidio.
Parallelamente alla visita del vescovo hanno svolto la loro opera alcuni medici frusinati (Marina Marini, Loredana Piazzai, Mario Limodio, Fiorenzo Lacerra) che, anche in virtù di un protocollo tra la Caritas e la Asl di Frosinone, hanno attuato presso l'orfanotrofio diocesano di Nyundo due progetti (uno nutrizionale e uno per la prevenzione dell'oncocercosi) in continuità con le attività sanitarie che dal 2007 vengono svolte in Africa dai medici ciociari. La prima tappa dell'esperienza del vescovo in Rwanda è stata la visita al memoriale del genocidio di Nyange in cui molti cristiani, rifugiatisi in chiesa, persero la vita.
Un momento di preghiera e la deposizione di un cesto di fiori ha voluto far memoria della immane tragedia che ha sconvolto il Rwanda nel 1994. A Nyange il vescovo, accolto dal parroco, ha incontrato i 600 ragazzi che si preparavano a ricevere il sacramento della cresima nei giorni successivi. Il gruppo ospitato nella Home St Jean ha potuto visitare le strutture pastorali di Kibuye. Accolti da Thaddée Musabyiman, direttore Caritas, sono state illustrate le attività della Caritas negli ambiti sanitario e assistenziale. I n u n viaggio di oltre 2 ore tra i monti che superano i 2000 metri su una strada sterrata e resa molto difficile dalle piogge, si è raggiunto l'ospedale rurale diocesano di Murunda che serve l'intero distretto di Rutsiro. Accolti dal direttore Sylvestre Ntilivamunda e da tutto lo staff, il vescovo ha rivolto un saluto a tutti i presenti e ha visitato alcuni reparti di degenza. Qui hanno operato, in questi anni, diversi medici ciociari; le condizioni appaiono ancora molto precarie con sette medici che si occupano non solo di tutte le ospedalizzazioni ma anche del servizio a supporto dei centri sanitari del Distretto nei quali non esercitano altri medici.
L'arrivo nella parrocchia di Busasamana, ad oltre 2.100 metri di altitudine, accolti dal parroco Vincent Mbonabakira, è stato salutato da alcuni gruppi parrocchiali di danzatori tradizionali. L'incontro del vescovo con la comunità è avvenuto nella Maison de la Paix Paul VI e monsignor Spreafico è stato salutato da uno studente sostenuto dal progetto della diocesi frusinate. A poche decine di metri dal confine con la città di Goma (Repubblica Democratica del Congo), in zona periferica della cittadina di Gisenyi e alle prese con molti problemi antichi e nuovi sorge la parrocchia di Muhato, inaugurata nel 2009. La visita è iniziata dalle donne vedove del genocidio, ospiti delle case parrocchiali per i poveri. Toccante l'incontro con il vescovo che è entrato in alcune povere case disadorne. Poi l'ingresso nella chiesa parrocchiale, accolto dal suono dei tamburi tradizionali e dai canti della comunità e l'incontro nel salone parrocchiale.
Il parroco, Valens Abayisenga, ha presentato al vescovo la parrocchia in cui la diocesi di Frosinone ha realizzato diversi progetti. Dopo un giro della città passando accanto alla Petite barriere e alla Grand barriere, posti di dogana con la Repubblica Democratica del Congo, si è giunti alla Parrocchia Stella Maris di Gisenyi. Visita molto significativa perché lì vi è stato l'origine del gemellaggio 10 anni fa quando era parroco don Epimaque Makuza, con il progetto di sostegno scolastico che nel 2002 iniziò con 1000 bambini della scuola primaria e poi negli anni ha abbracciato anche la secondaria, il microcredito, il sostegno ai ragazzi di strada, la presenza dei caschi bianchi in servizio civile.
L'abbè Eugene Urayeneza, ha presentato al vescovo i ragazzi sostenuti a scuola che hanno rappresentato con uno sketch teatrale il significato del progetto. Mentre i medici stavano prestando la loro opera con i 600 bambini e ragazzi ospiti dell'orfanotrofio di Nyundo, la delegazione è stata accolta dalla direttrice Athanasie Nyirabagesera. Pur con risorse modeste e con l'apporto di moltissime volontarie l' equipe cerca ogni giorno di portare avanti quest'opera faticosa, dando agli orfani un futuro. Al termine della vista il vescovo di Nyundo, monsignor Alexis, ha voluto rendere omaggio al vescovo Ambrogio e a tutto il gruppo, compresi i medici, con un momento conviviale.
Al Brunelleschi domani incontro sui risultati del gemellaggio con il Rwanda
"Africa: 10 anni di amicizia per la pace" .È il titolo dcl convegno che si terrà domani all'Istituto di istruzione superiore Brunelleschi di Frosinone dalle 9.30. Sarà un modo per fare il punto sul decimo anniversario dell'inizio del gemellagio della diocesi di Frosinone con quella di Nyundo in Rwanda, a pochi giorni dal rientro dal viaggio in Africa della delegazione guidata dal vescovo Ambrogio Spreafico.
Al progetto l'istituto Brunelleschi aveva aderito fin dalla prima edizione del 2003 sia attraverso l'adesione alle adozioni a distanza, sia attraverso la produzione di materiale multimediale attinente alla tematica realizzato dagli alunni. Nel pomeriggio, alle ore ore 16, il dirigente Patrizia Carfagna e i docenti dell'istituto superiore Brunelleschi, infine, presenteranno il piano dell'offerta formativa a tutte le famiglie e agli alunni delle terze medie. Un nuovo appuntamento di presentazione del Pof è stato programmato per il 19 gennaio 2013.