Roma - A Santa Maria in Trastevere migliaia di persone si sono raccolte in preghiera per i piccoli rom uccisi dal fuoco nella sera di domenica 6 febbraio
Roma - A Santa Maria in Trastevere migliaia di persone si sono raccolte in preghiera per i piccoli rom uccisi dal fuoco nella sera di domenica 6 febbraio 10 febbraio 2011
La tragica morte dei quattro bambini rom nel rogo del loro accampamento pone ''a ciascuno di noi una domanda: potevamo fare qualcosa per scongiurare questa morte ingiusta'?''. Lo ha chiesto nella sua omelia il card. Agostino Vallini, vicario del papa per la città di Roma, durante la veglia diocesana di preghiera organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio. ''La morte di Sebastian, Patrizia, Fernando e Raul è come un macigno che ci pesa sul cuore e ci invita ad un grave esame di coscienza, ciascuno per la sua parte di responsabilità''. Ha proseguito il cardinale.
In migliaia si sono raccolti ieri nella basilica di Santa Maria in Trastevere, di ogni generazione e provenienza, per ricordare i quattro bambini morti tragicamente, stringersi attorno alla loro famiglia così provata, e ricordre i tanti bambini rom che, in questi anni hanno perso la vita per la povertà e le difficoltà in cui sono costretti a vivere.
La chiesa strapiena è stata il segno di un dolore condiviso e di una speranza, come ha sottolineato il presidente della Comunità, Marco Impagliazzo, nel saluto conclusivo: "L'immagine di questa basilica è la nostra speranza: è possibile vivere insieme a Roma. Qui ci sono cittadini di Roma: rom romeni, cittadini di tanti altri paesi che cercano una speranza. Oggi, in questa casa di Dio, siamo tutti romani perchè abbiamo trovato e vorremmo trovare sempre di più in questa città una patria comune.
Questa sia la nostra città: città di tutti senza divisioni e discriminazioni. Questa chiesa, questo giorno ci dice che è possibile vivere insieme in pace".