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“Diritto alla Scuola, Diritto al Futuro” è un programma realizzato dalla Comunità di Sant’Egidio per favorire la riuscita scolastica dei bambini Rom e Sinti. Il programma - finanziato nel 2008/2009 con il Fondo per l’inclusione sociale degli immigrati del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e per gli anni successivi dalla Fondazione Mediolanum - ha permesso l'inserimento a scuola dei bambini rom attraverso il sostegno alle loro famiglie. Il programma è nato dalla constatazione dell'inutilità di lamentare il ricorso dei bambini Rom all'accattonaggio senza creare le condizioni di un loro reale inserimento nella scuola. Per questo, sono state realizzate delle borse di studio a sostegno delle famiglie che si impegnano a far frequentare la scuola con serietà, evitando le assenze ingiustificate. Il contratto di borsa di studio è sottoscritto dalla Comunità di Sant’Egidio e la famiglia del bambino e consiste in un contributo di 100 euro mensili a fronte del conseguimento di alcuni obblighi: In particolare il 9 marzo 2009 e l’8 marzo 2010, in occasione della festa della donna e in coincidenza con la tradizione est-europea di festeggiare l’arrivo della primavera, le mamme dei bambini rom che frequentano le scuole Iqbal Masih e Romolo Balzani hanno donato a tutte le mamme e alle bambine presenti all’uscita di scuola le mimose e i “martisor” (nastri e ciondoli che nella tradizione di alcuni paesi europei si regalano all’inizio di marzo con l’augurio di una felice primavera). Sono state occasioni di incontro che hanno avvicinato i genitori rom e italiani in un clima di amicizia e simpatia, vincendo il pregiudizio e la distanza che spesso li separano. Bambini e scuole coinvolti
Il grafico si riferisce esclusivamente alla totalità degli alunni delle scuole Iqbal Masih e Giovanni XXIII. Il mese di febbraio 2009 è stato evidenziato in rosso perché è il mese in cui sono stati sottoscritti i primi contratti di borsa di studio. La minore frequenza scolastica nei mesi invernali, in particolare dicembre e gennaio, è dovuta principalmente all’influenza stagionale.
Le borse di studio erogate inizialmente solo ad alcuni alunni rom e le attività di laboratorio aperte a tutti i bambini hanno avuto un effetto moltiplicatore che ha profondamente trasformato la frequenza scolastica non solo dei bambini beneficiari della borsa di studio, ma dell’intera popolazione rom della scuola come evidenziato nel grafico successivo che mostra il progressivo aumento della frequenza scolastica di tutta la popolazione rom a partire proprio da febbraio 2009.
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