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Lavori di ristrutturazione nelle cucine e nell'infermeria del carcere di Antananarivo (Madagascar) Le sue condizioni non sono buone, poiché in tanti anni, gli interventi di restauro e di ristrutturazione sono stati veramente pochi. Un complesso costruito per accogliere circa 800 persone, ma che al momento attuale, ne ospita 3.160. Una vasta una cinta muraria accoglie un insieme di piccoli recinti in muratura che delimitano i "quartieri", ovvero i settori in cui è diviso il carcere: ciascuno composto da un cortile ed una costruzione in muratura.
Molte sono le carenze strutturali ed igieniche, alcune particolarmente gravi. Per questo, la Comunità di Sant'Egidio ha deciso di procedere ai più urgenti lavori di ristrutturazione, che sono stati realizzati all'inizio del nuovo anno. In accordo con le autorità carcerarie, sono state individuate le “aree critiche” in cui intervenire: le cucine di un "quartiere" che ospita circa 900 persone; le canalizzazioni per l’acqua in un altro "quartiere" che attualmente ospita 1116 persone ed ha soltanto 2 rubinetti, e nell'infermeria del carcere. I lavori sono durati poco più di un mese ed hanno coinvolto anche alcuni detenuti che hanno volontariamente offerto il proprio aiuto. In questo modo, la ristrutturazione ha acquistato un valore aggiunto: oltre a migliorare le condizioni di vita dei prigionieri, ha anche favorito la formazione professionale di alcuni di loro. Domenica 13 febbraio è stata una giornata speciale: al termine della messa a cui ha preso parte anche una delegazione della Comunità di Sant'Egidio, celebranti e detenuti si sono recati "in processione" verso i luoghi dei “lavori”, per benedire sia la cucina che le nuove fontane d’acqua.
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