ROMA – Il prof. Andrea Riccardi, in visita in questi giorni a Mosca, è stato ricevuto dal Patriarca Kirill, il quale, nel corso di un cordiale incontro, ha sottolineato i meriti del fondatore della Comunità di Sant’Egidio nel lavoro per la pace e per il dialogo fra le Chiese cristiane.
In precedenza, il prof. Riccardi aveva ricevuto il Dottorato honoris causa dalla Scuola di dottorato e alti studi teologici della Chiesa ortodossa russa. E’ il primo studioso ad essere insignito di tale riconoscimento.
Nella sua “Lectio” sul tema “Il Novecento: un secolo di martiri”, alla presenza del Consiglio scientifico e del rettore della Scuola, il metropolita di Volokolàmsk Ilariòn, Riccardi ha ricordato come “la Chiesa russa sa, nelle sue profonde fibre spirituali, che cosa sia essere una Chiesa di martiri”, e che “la vicenda dei cristiani russi è una storia di resistenza cristiana al male”, in quanto “la persecuzione antireligiosa è stata una realtà della modernità e lo è stata in modo particolare nel cuore dell’esperienza propostasi come l’avanguardia della modernità, quella bolscevica in Russia”. Ciò nonostante, la Chiesa russa ha resistito alla persecuzione facendosi “autentico rifugio di umanità” e dimostrando come “carità e martirio smuovano forze profonde nella storia dei popoli, avvicinando, ricreando, proteggendo, un mondo spesso sconvolto”.
A sua volta, il metropolita Ilariòn, dopo aver sottolineato i meriti scientifici del prof. Riccardi, lo ha ringraziato per l’impegno di Sant’Egidio nella Chiesa cattolica e nell’intera comunità cristiana, e per il lavoro per la pace, l’amicizia con i poveri e l’esempio di vita cristiana a Mosca e nella società russa.
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