ROMA – “Saluto con grande soddisfazione il nuovo passo in avanti, che spero decisivo, verso l’abolizione della pena di morte, compiuto dalle Nazioni Unite. 114 Stati su 193 rappresentati nella terza Commissione hanno votato a favore della proposta di moratoria universale presentata da 94 Stati membri fra i quali in prima fila l’Italia. Aumentano le astensioni e mi auguro che la forte spinta abolizionista registratasi in Commissione convinca i paesi che ancora mantengono la pena capitale nel loro ordinamento a cambiare opinione quando, a dicembre, l’Assemblea Generale sarà chiamata a votare la risoluzione”. Così il Presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo ha commentato il risultato della votazione notturna dell’Onu, la quinta in venti anni, che ha dato ulteriore impulso alla campagna internazionale della Comunità di Sant’Egidio per una giustizia più umana.
Impagliazzo sottolinea le positive novità del voto: i Paesi che per la prima volta aderiscono alla moratoria, Eritrea, Fiji e Suriname; in 7 anni, dal 2007 ad oggi, i voti contrari sono calati del 30% passando da 52 a 36; l’adesione di paesi africani e asiatici “è anche il frutto di un'intensa opera di sensibilizzazione sui temi del rispetto dei diritti e della umanità della pena che la Comunità di Sant’Egidio conduce da anni. Oggi, con ancora più decisione, possiamo dire che non c’è giustizia senza vita”. |