Il 4 Dicembre scorso si è svolto, presso la Sala Conferenze dell'Autorità Portuale a Civitavecchia, un Corso di Formazione per gli operatori della salute mentale promosso dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla ASL Roma F. Hanno partecipato circa 200 operatori del settore: psichiatri, psicologi, assistenti sociali, infermieri e studenti dei corsi universitari in scienze infermieristiche, e tanti altri che, a vario titolo, si occupano delle persone con disagio psichico. Il convegno ha preso le mosse dal fatto che la Comunità ha realizzato a Civitavecchia due gruppi appartamento per persone con disagio psichico, supportati da operatori e volontari. La possibilità di vivere in piccoli appartamenti con piccoli gruppi di persone in un legame vitale con il quartiere e la città, restituisce la libertà e la dignità a persone per le quali troppo spesso, specie nella Regione Lazio, si ricorre, come risposta ai bisogni, al ricovero improprio nelle cliniche psichiatriche o in lungodegenze a vario titolo classificate.
Al corso, dal titolo: "Percorsi di guarigione nel campo della salute mentale" è intervenuto il Dott. Giuseppe dell'Acqua, noto psichiatra, considerato l'erede di Franco Basaglia, il padre della legge 180, di cui ha ricordato il ruolo fondamentale nel percorso di conquista dei diritti civili da parte delle persone con malattie mentali e di nuove prospettive per la cura e l’accoglienza del disagio psichico, sperimentate poi con successo (Nella fotografia si vedono gli internati del manicomio di Gorizia, dove era stato inviato Basaglia come Direttore, in una storica assemblea in cui votarono alcune proposte per la conquista dei loro diritti).
Molti sono stati gli interventi e le testimonianze. Il Direttore generale della ASL RMF Dott. Quintavalle, ha messo in evidenza la determinazione della ASL a potenziare servizi appropriati sulle esigenze specifiche delle persone malate. A Civitavecchia si sta costruendo un modello per la cura e la riabilitazione dei malati psichiatrici che vede insieme il Dipartimento di Salute Mentale della ASL ROMA F, il Comune, il mondo delle associazioni e le famiglie. La prospettiva è di far adottare questo modello vincente anche in altre realtà territoriali della ASL ROMA F e magari nell’intera regione. Il modello, che include anche coloro che vivono per la strada con patologie mentali, punta sulla riabilitazione e le risorse territoriali piuttosto che sull’isolamento dei malati negli istituti e nelle cliniche psichiatriche.
La Presidente della Consulta della Regione Lazio Daniela Pezzi, ha spiegato l'importanza di partire dai veri bisogni dei malati senza dare risposte costose ed inappropriate e privilegiando quei servizi, in collaborazione con gruppi come Sant'Egidio, che non medicalizzano l'assistenza ma danno al possibilità alle persone di vivere in case normali, lavorando e svolgendo attività riabilitative e anche di volontariato.
Sono stai messi in evidenza alcuni degli aspetti positivi del modello di cure territoriali, evidenziando come con costi bassi si ottengano risultati eccellenti sulla salute dei malati, soprattutto in confronto alle cliniche psichiatriche o alla RSA psichiatriche.
Si è affermato che guarigione non è solo l’assenza della malattia, ma piuttosto la vittoria sulla solitudine, sullo stigma e sulla rassegnazione che circonda la vita dei malati.
Emozionanti sono stati le testimonianze di due persone, Giorgio e Marco, che vivono nella casa famiglia che hanno spiegato la loro voglia di vivere in una rete cittadina che accolga e non escluda e come tale desiderio abbia trovato una risposta forte e decisiva.
Una parte del convegno è stata dedicata al lavoro della Comunità di Sant'Egidio in Albania dove sono state aperte delle case famiglia che hanno ospitato gli ultimi internati nel reparto cronici dell'Ospedale Psichiatrico a Tirana. Augusto Boitani ha illustrato il percorso di riabilitazione dei malati soprattutto per quanto riguarda il recupero di autonomia nelle attività della vita quotidiana. Francesca Zuccari ha espresso i bisogni delle persone che vivono con disagio psichico per le strada mentre Chiara Quacquarelli ha raccontato l’importante lavoro della Comunità a tutti i livelli in questo settore.
L'obiettivo del corso di formazione era offrire una nuova visione sulla salute mentale agli operatori sanitari per dare più speranza ai malati. Considerate la qualità dei relatori, l'entusiasmo e il coinvolgimento dei partecipanti si può dire che l'obiettivo è stato pienamente raggiunto. |