Il Cardinale Vinko Puljic, Arcivescovo di Sarajevo e Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio hanno presentato oggi il prossimo Incontro Mondiale per la Pace, che avrà luogo nella capitale bosniaca dal 9 all’11 settembre.
“Nel 2012 ricorre il ventennale dell’inizio della guerra in Bosnia, che ha avuto Sarajevo come città simbolo della sofferenza e della distruzione – ha detto Impagliazzo. L’appuntamento di settembre serve a mettere in rilievo il nuovo ruolo delle religioni. Se vent’anni fa furono motivo di divisione, oggi diventano elemento di unità e convivenza. La Bosnia è Europa e l’Europa può contribuire attivamente alla ricostruzione del Paese. Da Sarajevo, città martire – ha concluso il presidente di Sant’Egidio – può nascere un nuovo spirito di incontro, oltre le ferite e i rancori, per una nuova memoria condivisa”.
“La nostra terra, paradigma della convivenza tra diversi – ha affermato il card. Puljic – ha bisogno di un evento come questo, segno di grande speranza per la rinascita di una regione che ha sperimentato dolore e sofferenza. Faccio un appello all’Europa, perché partecipi a questo processo, con i suoi principi di democrazia e uguaglianza. L’emersione di un islam dialogante in Bosnia può contaminare positivamente la qualità di quella che è ormai diventata la seconda religione in Europa”. Il cardinale ha concluso il suo intervento ricordando le parole del beato Giovanni Paolo II che, visitando la capitale bosniaca, la definì “Gerusalemme d’Europa”.
L’Incontro mondiale per la pace si colloca nella linea degli eventi annuali di dialogo interreligioso – dopo il 25° tenutosi a Monaco di Baviera – promossi dalla Comunità di Sant’Egidio nello spirito di Assisi, la storica giornata di preghiera del 1986. Saranno presenti tutte le realtà religiose, politiche e culturali internazionali, per riaffermare, partendo da Sarajevo, la cultura del vivere insieme come valore europeo. |