Bandiere a mezz'asta oggi dalle 11 alle 14.30. E centinaia di persone, tra familiari arrivati da Israele, amici, rappresentanti della comunità ebraica e istituzioni, al Tempio Maggiore della capitale. E' l'ultimo saluto di Roma al rabbino Elio Toaff, morto domenica pomeriggio, ex rabbino capo della Capitale dal 1951 al 2001. Avrebbe compiuto 100 anni il prossimo 30 aprile, ed è stata senza dubbio la figura più importante dell'ebraismo italiano del Dopoguerra, oltre che una delle pochissime persone citate nel testamento di Giovanni Paolo II.
Oggi Papa Francesco ha espresso cordoglio per la scomparsa di Toaff, durante l'incontro in Vaticano, con i rabbini europei: "Sono vicino con la preghiera al rabbino capo Riccardo Di Segni e all'intera comunità ebraica di Roma, nel ricordo riconoscente di quest'uomo di pace e di dialogo, che accolse Papa Giovanni Paolo ll nella storica visita al Tempio Maggiore".
All'incontro con i rabbini, proprio a causa del lutto che sta vivendo la comunità di Roma, era assente Di Segni, che ha detto Francesco, "avrebbe dovuto essere qui con noi". E a lui il pontefice ha inviato una lettera per esprimere "sentita partecipazione al lutto dei familiari e della intera comunità ebraica della Capitale" e ricordando Toaff come "protagonista della storia ebraica e civile italiana".
La bara di legno chiaro è uscita alle 11, tra gli applausi, dall'abitazione del rabbino, proprio accanto alla sinagoga ed è stata trasferita a spalla in cima alla breve gradinata che conduce alla porta dell'edificio. E' tanta la commozione davanti alla sinagoga di Roma. (....)
Marino, in accordo con l'Ufficio scolastico regionale, sentito dall'assessore alla scuola Paolo Masini, ha inoltre rivolto un invito a tutti gli istituti perché domani, martedì 21 aprile, sia rispettato un minuto di silenzio per ricordare uno dei protagonisti della storia religiosa e civile del nostro Paese, come riferisce una nota del Campidoglio.
"Ci lascia non solo un simbolo della Comunità ebraica ma un grande italiano - ha commentato il sindaco di Roma - Un uomo che dopo la tragedia della Shoah ha saputo ricostituire una vera comunità ed è un esempio non solo per la comunità ebraica ma per tutto il nostro Paese. Prego soltanto che tutto questo cordoglio possa trasformarsi, in questi tempi così difficili, in energia positiva per il senso di comunità che dobbiamo ricostruire nel nostro Paese e nel mondo". (....)
Anche la Comunità di Sant'Egidio si è unita al cordoglio della Comunità ebraica di Roma per la scomparsa di Elio Toaff, "maestro dell'ebraismo, testimone diretto degli anni dolorosi dell'occupazione nazista, per cinquant'anni rabbino capo di Roma, che è stato a lungo un importante punto di riferimento per tutta la città. Con lui la nostra Comunità - si legge in una nota - ha dato vita alla marcia che ogni anno, il 16 ottobre, fa memoria della deportazione di oltre mille ebrei romani, un appuntamento che è diventato centrale per la memoria della Shoah nella capitale". Inoltre, "protagonista di rilievo del dialogo interreligioso, primo ad accogliere un Papa, Giovanni Paolo II, nella sinagoga di Roma, ha accompagnato con la sua presenza le vicende più importanti della vita cittadina come di quella nazionale". Per questo Toaff "lascia una traccia significativa nella storia della capitale, tale da essere onorato con un'iniziativa di alto valore: il Campidoglio gli renda omaggio proclamando il lutto cittadino".
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