Partiranno questa sera in nave da Bari per Durazzo e da domenica parteciperanno all’incontro internazionale di Tirana “La pace è sempre possibile” (6-8 settembre)
ROMA - Ieri, all’inizio degli anni Novanta, alcuni di loro arrivarono in Italia con i gommoni e con le navi, fuggendo impauriti. Immagini che ricordano quelle di questi giorni. Oggi, gli stessi, hanno deciso di fare la traversata alla rovescia. Dall’Italia all’Albania, per dire a tutti, da una parte all’altra del mare, di non avere paura. Perché l’integrazione è possibile. Come è successo a loro nel nostro Paese. Ma anche spiegare che per tentare di fermare l’attuale, grande, esodo dei migranti, l’unica strada è quella di costruire con urgenza la pace dove ci sono i conflitti, non chiudere gli occhi di fronte ai Paesi che soffrono, aiutarli crescere.
E’ “lo sbarco al contrario”: un folto gruppo di immigrati ed ex profughi, ormai “nuovi europei”, ben integrati in Italia, partirà questa sera in nave da Bari alla volta di Durazzo, per poi raggiungere Tirana, dove domenica si aprirà l’incontro internazionale “La pace è sempre possibile”, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio. A loro si uniranno, nella stessa nave, giovani italiani provenienti da diverse città, per compiere insieme una traversata controcorrente all’insegna del dialogo e della coabitazione.
“Vogliamo raggiungere l’Albania – spiega Dawood – per lanciare un messaggio forte da questo Paese che ha conosciuto in passato un’emigrazione di massa, ma che oggi è un modello di coabitazione: sappiamo che non si può arrestare l’attuale esodo dal Sud del mondo se non si fa nulla per fermare i conflitti in corso. Le religioni possono fare molto per la pace. Noi ci uniremo a loro, a Tirana, per dire all’Europa e al mondo che non bisogna avere paura. Occorre conoscersi, incontrarsi, lavorare: i muri sono il passato, l’integrazione è il futuro”.
L’appuntamento è alle 19.30 al porto di Bari per partire sulla nave “Claudia Prima”. Domani mattina lo “sbarco al contrario” a Durazzo, poi a Tirana fino all’8 settembre per partecipare all’incontro internazionale “La pace è sempre possibile” dove i “nuovi europei” si uniranno a migliaia tra adulti e “Giovani per la Pace”, provenienti da tutto il continente.
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