change language
tu es dans: home - l'oecum�...dialogue - rencontr...tionales - antwerp ...e future newslettercontactslink

Soutenez la Communauté

  

Les arrivées des premiers couloirs humanitaires 2018 en Italie. La nouvelle phase du projet, devenu un modèle d'accueil et d'intégration pour l'Europe

"PAIX SUR TOUTES LES TERRES" : 1er janvier, une marche pour un monde qui sache accueillir et intégrer

Le premier jour de l'année nouvelle, manifestations sur tous les continents pour soutenir le message du pape François

De l'Indonésie au Salvador, de l'Allemagne au Mozambique, voici les nouvelles galeries d'images des repas de Noël de Sant'Egidio dans le monde

Des photos continuent d'affluer de tous les continents, regardez-les sur notre carte interactive!

Galerie de photos et vidéos du repas de Noël à Santa Maria in Trastevere

Visite virtuelle de la crèche de Sant'Egidio : Jésus accueilli par les pauvres, les malades, les sans logis et les hommes de toutes confessions

Sant'Egidio et la Muhammadiyah signent à Djakarta un nouvel accord pour la paix et le dialogue interreligieux

une délégation de la Communauté menée par Marco Impagliazzo se trouve en Indonésie

Sant'Egidio au conseil de sécurité de l'ONU pour un point sur la République centrafricaine

Mauro Garofalo : "Le succès de ce premier désarmement garantit la crédibilité de l'ensemble du processus en actes"

Donner à manger aux personnes âgées au Mozambique : distribuitions d'aides alimentaires aux plus pauvres dans la ville de Beira

Aidons les réfugiés rohingyas au Bangladesh

La Communauté de Sant’Egidio lance une collecte de fonds pour envoyer des aides dans les camps de réfugiés au Bangladesh, en collaboration avec l’Eglise locale

Tous les textes de la rencontre #Pathsofpeace

L'assemblée d'inauguration de la rencontre internationale Chemins de Paix

Chemins de 2017 : tout sur la rencontre internationale des religions du monde pour la paix

Le programme, les intervenants et les événements en direct streaming

Global friendship, #MoreYouthMorePeace : le message et l’engagement des Jeunes pour la paix à Barcelone

rendez-vous l’année prochaine à Rome !

 
version imprimable
9 Septembre 2014 09:30 | Thomas More, Campus Carolus, Room 006

Intervento


Louis Raphaël I Sako


Patriarch of Babylon of the Chaldeans, Iraq

Per circa due millenni comunità cristiane hanno vissuto in Iraq, Siria, Egitto e altrove in Medio Oriente. Questi gruppi hanno contribuito economicamente, politicamente e intellettualmente e hanno aiutato a forgiare le loro rispettive culture. Sfortunatamente, nel XXI secolo i cristiani mediorientali sono stati gravemente perseguitati. Se possiedono mezzi, molti fuggono dalla regione.

È divenuto ovvio che i cristiani iracheni assieme ad altre minoranze abbiano ricevuto il colpo fatale al cuore delle loro vite e delle loro esistenze quando più di 120.000 cristiani sono stati forzati a fuggire dalle loro case e dai loro villaggi, quando i loro beni di una vita, valori e documenti sono stati saccheggiati e quando le loro case sono state occupate: quindi una autentica e antica tradizione è in pericolo!

La comunità internazionale a causa della sua responsabilità morale e storica verso l’Iraq non può restare indifferente. È anche triste dire che la risposta della comunità internazionale musulmana verso gli atti barbarici commessi (nel nome della loro religione) contro la vita, la dignità e la libertà dei cristiani non è stata a livello delle nostre speranze, considerando il fatto che i cristiani hanno contribuito e lottato per questo paese, vivendo in partnership con i loro fratelli musulmani lungo il periodo della civilizzazione islamica (condividendo le loro sofferenze e le loro gioie).

Il fondamentalismo religioso sta ancora crescendo in potere e forza, provocando tragedie e questo ci porta a interrogarci su quando gli studiosi religiosi islamici e gli intellettuali musulmani esamineranno criticamente questo pericoloso fenomeno e lo sradicheranno attraverso l’educazione a una autentica coscienza religiosa, diffondendo una autentica cultura di accettazione della gente di fede diversa come fratelli e cittadini con uguali e pieni diritti. L’Isis sta progredendo con la sua guerra feroce contro la cultura e la diversità e in questo modo minaccia la costruzione intellettuale e sociale dell’intera società.

I cristiani e i musulmani non dovrebbero cessare di alzare le loro voci contro gli estremisti e dovrebbero lavorare insieme per creare una nuova mentalità del vivere insieme in pace e armonia. Quindi, è giunto il momento che una azione affettiva venga intrapresa a livello ideologico all’interno del mondo islamico e arrestare la pretesa di questi estremisti di una loro legittimazione religiosa che consente loro di ricevere risorse e di reclutare nuovi militanti. Noi esortiamo tutti i leader politici e religiosi a diffondere una cultura di apertura, diversità, pluralismo e uguaglianza di fronte a una cultura dell’estremismo, della eliminazione, della marginalizzazione e dell’arretratezza sociale sostenuta da una debole consapevolezza, individuale e collettiva, del proprio limite.

Solo l’educazione può avviare questa trasformazione e costruire una società in cui prevarrà l’uguaglianza tra i cittadini. Tutto ciò può essere realizzato in primo luogo operando una opportuna revisione del curriculum di tutti i centri di insegnamento, specialmente dei centri di formazione religiosa. Per garantire una migliore coabitazione è doveroso creare una società civile che rispetti ogni religione e non politicizzi le religioni per i suoi propri interessi.

Il titolo di questo incontro a 100 anni dalla prima guerra mondiale è “Religioni e culture in dialogo. La pace è il futuro”. Questo dovrebbe essere il nostro stile di vita. Quindi, suggerisco alcuni punti pratici.

1. La nozione di religione nell’islam e il suo linguaggio teologico differiscono dalla prospettiva cristiana. L’islam è un sistema in cui la religione e la politica sono interconnesse e in che detta legge in tutte le aree dell’umana esistenza. Ritengo che sia giunto il momento di separare la religione, che è basata sulla verità, dalla politica, che è basata essenzialmente sugli interessi (di colui che governa o di coloro che vogliono governare!).

2. Il dialogo è un processo, uno stile di vita. Non è un lavoro da ufficio né qualcosa che può essere ridotto a qualche incontro o discussione. Il dialogo è uno sforzo autentico intellettuale nel pensare e analizzare la propria fede, la propria vita e la propria cultura mentre facciamo spazio alla comprensione della fede, della vita e della cultura degli altri. In questo processo, l’autentico cercatore di dialogo trova più somiglianze che differenze tra le religioni, più motivi di unità che di divisione tra le fedi. Allora, la religione diventa qualcosa di personale e non una realtà ereditata.

3. La promozione dei diritti umani e’il migliore terreno comune tra cristiani e musulmani su cui entrambi possono lavorare ed agire per promuovere una coesistenza pacifica.  Entrambi dobbiamo preoccuparci delle questione sanitaria e della lotta alla fame e all’analfabetismo.

Un aggiornamento del vocabolario religioso ed una riforma dei programmi di insegnamenti religiosi e’ fondamentale. La trasformazione ed il rinnovamento e’ parte della natura. La cultura si sta evolvendo, le mentalità stanno diventando più fini, ed i linguaggi si stanno sviluppando. Dovremmo cercare un nuovo metodo di pensiero ed esistere in uno spirito di “misericordia e nel servizio dell’ amore.” (cfr. Ut Unum sint, 92-93) piuttosto che far ricorso a giustificazioni della situazione attuale. Le religioni dovrebbero ricercare un nuovo linguaggio umano e teologico che parli e tocchi i cuori delle persone, dando un orientamento ed una speranza alla loro vita invece di essere strumenti di violenza a beneficio di pochi. Invito i nostri amici musulmani in Medio Oriente a portare avanti un’ azione comune per una “parola comune”.

4. La riforma della Costituzione: l’islam è religione di stato nelle Costituzioni dei Paesi islamici. Per rendere giustizia alle situazioni ed alla storia, sarebbe necessario un emendamento di queste costituzioni, che garantisca ai cristiani ed alle altre minoranze, che abitano questa terra dagli albori della storia, lo stesso trattamento dei cittadini musulmani. Non ci aspettiamo la tolleranza (“dhimmi”), ma l’uguaglianza. La religione non dovrebbe diventare un criterio di discriminazione dei cittadini. I cristiani sono una minoranza distinta in Medio Oriente, radicata sulla loro terra, dotata di una mente aperta e capacità di dialogo, che ha offerto un grande contributo ai loro paesi in diversi campi della vita, specialmente in quello dell’educazione. 

Infine, invito noi, cristiani, musulmani e yazidi a fermare la logica dei conflitti e della violenza e a sostituirla con la logica del dialogo e della pace, allora tutti avremo un futuro. Io credo fermamente che la soluzione del nostro problema sia un governo federale che possa mantenere l’unità nel paese e possa aiutare.

 

PROGRAMMA
PDF

LIVE STREAMING



NOUVELLES CONNEXES
30 Janvier 2018
BANGUI, RÉPUBLIQUE CENTRAFRICAINE

Chantal, Elodie et les autres : des enfants en soins avec le programme DREAM à Bangui, capitale de la Centrafrique

IT | ES | DE | FR | CA | NL
25 Janvier 2018
ROME, ITALIE

Centrafrique. Le président Touadéra en visite à Sant’Egidio : « Merci pour le soutien au processus de paix : la nouvelle phase de désarmement commence maintenant »

IT | ES | DE | FR | PT | CA | ID
1 Janvier 2012

Marche pour la paix sur toutes les terres


Rome, un long cortège jusqu'à la Place Saint-Pierre. Les salutations du pape Benoît
IT | DE | FR | NL | RU
24 Octobre 2011

L'Esprit d'Assise : 25 années de prière pour la paix

IT | EN | ES | DE | FR | PT | CA | NL | RU
21 Mars 2011

Jos (Nigeria) : conférence sur la paix, le service aux pauvres et le dialogue interreligieux

IT | EN | ES | DE | FR | PT | CA | NL
2 Janvier 2011

A Rome, le pape salue les participants à la marche "Paix sur toutes les terres" organisée par la Communauté de Sant'Egidio

IT | ES | DE | FR | PT | CA | NL | CS
toutes les actualités liées

ACTUALITÉS À L'AFFICHE
2 Février 2018

D'Argentine au sanctuaire des martyrs de Saint-Barthélemy, les reliques des religieux tués en 1976


La prière a été présidée par Mgr Oscar Vicente Ojea, président de la Conférence épiscopale argentine
IT | ES | FR
1 Février 2018 | IRAK

Irak : inquiétude de Sant'Egidio devant le recours à la peine de mort

IT | ES | DE | FR
30 Janvier 2018 | PARIS, FRANCE

Bienvenue ! L'arrivée à Paris de 40 réfugiés syriens par les couloirs humanitaires ouverts en France

IT | ES | DE | FR | CA | ID

ASSOCIATED PRESS
26 Février 2018
Roma sette
Congo e Sud Sudan, Gnavi: «La liberazione ha il nome di Gesù»
23 Février 2018
Domradio.de
"Wir können Frieden organisieren wie andere den Krieg"
22 Février 2018
Famiglia Cristiana
La preghiera sia un urlo contro le guerre
21 Février 2018
Vatican Insider
Sant’Egidio si unisce alla Giornata di digiuno per Congo e Sud Sudan indetta dal Papa
21 Février 2018
SIR
Giornata preghiera e digiuno: Comunità di Sant’Egidio, adesione all’invito del Papa. Veglia nella basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma e in molte città italiane
toutes les revues de presse associées