La Bibbia |
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Dalla seconda lettera di Paolo ai Corinzi 11, 1-33 1 7O forse ho commesso una colpa abbassando me stesso per esaltare voi, quando vi ho annunziato gratuitamente il vangelo di Dio? 8Ho spogliato altre Chiese accettando da loro il necessario per vivere, allo scopo di servire voi. 9E trovandomi presso di voi e pur essendo nel bisogno, non sono stato d'aggravio a nessuno, perch� alle mie necessit� hanno provveduto i fratelli giunti dalla Macedonia. In ogni circostanza ho fatto il possibile per non esservi di aggravio e cos� far� in avvenire. 10Com'� vero che c'� la verit� di Cristo in me, nessuno mi toglier� questo vanto in terra di Acaia! 11Questo perch�? Forse perch� non vi amo? Lo sa Dio! 12Lo faccio invece, e lo far� ancora, per troncare ogni pretesto a quelli che cercano un pretesto per apparire come noi in quello di cui si vantano. 13Questi tali sono falsi apostoli, operai fraudolenti, che si mascherano da apostoli di Cristo. 14Ci� non fa meraviglia, perch� anche satana si maschera da angelo di luce. 15Non � perci� gran cosa se anche i suoi ministri si mascherano da ministri di giustizia; ma la loro fine sar� secondo le loro opere. 16Lo dico di nuovo: nessuno mi consideri come un pazzo, o se no ritenetemi pure come un pazzo, perch� possa anch'io vantarmi un poco. 17Quello che dico, per�, non lo dico secondo il Signore, ma come da stolto, nella fiducia che ho di potermi vantare. 18Dal momento che molti si vantano da un punto di vista umano, mi vanter� anch'io. 19Infatti voi, che pur siete saggi, sopportate facilmente gli stolti. 20In realt� sopportate chi vi riduce in servit�, chi vi divora, chi vi sfrutta, chi � arrogante, chi vi colpisce in faccia. 21Lo dico con vergogna; come siamo stati deboli! Per� in quello in cui qualcuno osa vantarsi, lo dico da stolto, oso vantarmi anch'io. 22Sono Ebrei? Anch'io! Sono Israeliti? Anch'io! Sono stirpe di Abramo? Anch'io! 23Sono ministri di Cristo? Sto per dire una pazzia, io lo sono pi� di loro: molto di pi� nelle fatiche, molto di pi� nelle prigionie, infinitamente di pi� nelle percosse, spesso in pericolo di morte. 24Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i trentanove colpi; 25tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in bal�a delle onde. 26Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella citt�, pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli; 27fatica e travaglio, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudit�. 28E oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese. 29Chi � debole, che anch'io non lo sia? Chi riceve scandalo, che io non ne frema? 30Se � necessario vantarsi, mi vanter� di quanto si riferisce alla mia debolezza. 31Dio e Padre del Signore Ges�, lui che � benedetto nei secoli, sa che non mentisco. 32A Damasco, il governatore del re Areta montava la guardia alla citt� dei Damasceni per catturarmi, 33ma da una finestra fui calato per il muro in una cesta e cos� sfuggii dalle sue mani.
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