La Bibbia |
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Dalla lettera di Paolo ai Romani 3, 1-31 1 - 2Grande, sotto ogni aspetto. Anzitutto perch� a loro sono state affidate le rivelazioni di Dio. - 3Che dunque? Se alcuni non hanno creduto, la loro incredulit� pu� forse annullare la fedelt� di Dio? - 4Impossibile! Resti invece fermo che Dio � verace e ogni uomo mentitore, come sta scritto: Perch� tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole - 5Se per� la nostra ingiustizia mette in risalto la giustizia di Dio, che diremo? Forse � ingiusto Dio quando riversa su di noi la sua ira? Parlo alla maniera umana. - 6Impossibile! Altrimenti, come potr� Dio giudicare il mondo? - 7Ma se per la mia menzogna la verit� di Dio risplende per sua gloria, perch� dunque sono ancora giudicato come peccatore? 8Perch� non dovremmo fare il male affinch� venga il bene, come alcuni - la cui condanna � ben giusta - ci calunniano, dicendo che noi lo affermiamo? 9Che dunque? Dobbiamo noi ritenerci superiori? Niente affatto! Abbiamo infatti dimostrato precedentemente che Giudei e Greci, tutti, sono sotto il dominio del peccato, 10come sta scritto: Non c'� nessun giusto, nemmeno uno, 19Ora, noi sappiamo che tutto ci� che dice la legge lo dice per quelli che sono sotto la legge, perch� sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio. 20Infatti in virt� delle opere della legge nessun uomo sar� giustificato davanti a lui, perch� per mezzo della legge si ha solo la conoscenza del peccato. 21Ora invece, indipendentemente dalla legge, si � manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla legge e dai profeti; 22giustizia di Dio per mezzo della fede in Ges� Cristo, per tutti quelli che credono. E non c'� distinzione: 23tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, 24ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, in virt� della redenzione realizzata da Cristo Ges�. 25Dio lo ha prestabilito a servire come strumento di espiazione per mezzo della fede, nel suo sangue, al fine di manifestare la sua giustizia, dopo la tolleranza usata verso i peccati passati, 26nel tempo della divina pazienza. Egli manifesta la sua giustizia nel tempo presente, per essere giusto e giustificare chi ha fede in Ges�. 27Dove sta dunque il vanto? Esso � stato escluso! Da quale legge? Da quella delle opere? No, ma dalla legge della fede. 28Noi riteniamo infatti che l'uomo � giustificato per la fede indipendentemente dalle opere della legge. 29Forse Dio � Dio soltanto dei Giudei? Non lo � anche dei pagani? Certo, anche dei pagani! 30Poich� non c'� che un solo Dio, il quale giustificher� per la fede i circoncisi, e per mezzo della fede anche i non circoncisi. 31Togliamo dunque ogni valore alla legge mediante la fede? Nient'affatto, anzi confermiamo la legge.
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