La Bibbia |
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Dal secondo libro dei Maccabei 5, 1-27 1 5Essendosi diffusa la falsa notizia che Antioco era passato all'altra vita, Giasone, prendendo con s� non meno di mille uomini, sferr� un assalto alla citt�. Si accese la lotta sulle mura e, quando la citt� era ormai presa, Menelao si rifugi� nell'acr�poli. 6Giasone fece strage dei propri concittadini senza piet�, non comprendendo che un successo contro i propri connazionali era il massimo insuccesso, e credendo di riportare trofei sui nemici e non sulla propria gente. 7Non riusc� per� ad impadronirsi del potere e alla fine, conscio della vergogna del tradimento, corse di nuovo a rifugiarsi nell'Amman�tide. 8Da ultimo incontr� una pessima sorte. Imprigionato presso Areta, re degli Arabi, fuggendo poi di citt� in citt�, perseguitato da tutti e odiato come traditore delle leggi, riguardato con orrore come carnefice della patria e dei concittadini, fu spinto in Egitto; 9colui che aveva mandato in esilio numerosi figli della sua patria mor� presso gli Spartani, fra i quali si era ridotto quasi a cercare riparo in nome della comunanza di stirpe. 10E ancora, colui che aveva lasciato insepolta una moltitudine di gente, fin� non pianto da alcuno, privo di esequie ed escluso dal sepolcro dei suoi padri. 11Quando il re venne a conoscenza di questi fatti, concluse che la Giudea stava ribellandosi. Perci� tornando dall'Egitto, furioso come una belva, prese la citt� con le armi 12e diede ordine ai soldati di colpire senza risparmio quanti capitavano e di uccidere quelli che si rifugiavano nelle case. 13Vi fu massacro di giovani e di vecchi, sterminio di uomini, di donne e di fanciulli, stragi di fanciulle e di bambini. 14Ottantamila in quei tre giorni furono spacciati, quarantamila nel corso della lotta e in numero non inferiore agli uccisi furono quelli venduti schiavi. 15Non sazio di questo, Antioco os� entrare nel tempio pi� santo di tutta la terra, avendo a guida quel Menelao che si era fatto traditore delle leggi e della patria, 16e afferr� con empie mani gli arredi sacri; quanto dagli altri re era stato deposto per l'abbellimento e lo splendore del luogo e per segno d'onore, egli lo saccheggi� con le sue mani sacrileghe. 17Antioco si inorgogl�, non comprendendo che il Signore si era sdegnato per breve tempo a causa dei peccati degli abitanti della citt� e per questo c'era stato l'abbandono di quel luogo. 18Se il popolo non si fosse trovato implicato in molti peccati, come era avvenuto per Eliod�ro, mandato dal re Seleuco a ispezionare la camera del tesoro, anche costui al suo ingresso sarebbe stato colpito da flagelli e sarebbe stato distolto dalla sua audacia. 19Ma il Signore aveva eletto non gia il popolo a causa di quel luogo, ma quel luogo a causa del popolo. 20Perci� anche il luogo, dopo essere stato coinvolto nelle sventure piombate sul popolo, da ultimo ne condivise i benefici; esso, che per l'ira dell'Onnipotente aveva sperimentato l'abbandono, per la riconciliazione del grande Sovrano fu ripristinato in tutta la sua gloria. 21Antioco dunque portando via dal tempio milleottocento talenti d'argento, fece ritorno in fretta ad Antiochia, convinto nella sua superbia di aver reso navigabile la terra e transitabile il mare, per effetto del suo orgoglio. 22Egli lasci� sovrintendenti per opprimere la nazione: in Gerusalemme Filippo, frigio di stirpe, ma nei modi pi� barbaro di chi l'aveva nominato; 23sul Garizim Andron�co; oltre a loro Menelao, il quale pi� degli altri era altezzoso con i concittadini, nutrendo una ostilit� dichiarata contro i Giudei. 24Mand� poi il misarca Apollonio con un esercito di ventiduemila uomini, e con l'ordine di uccidere quanti erano in et� adulta e di vendere le donne e i fanciulli. 25Costui, giunto a Gerusalemme e fingendo intenzioni pacifiche, si tenne quieto fino al giorno sacro del sabato. Allora sorpresi i Giudei in riposo, comand� ai suoi una parata militare 26e trucid� quanti uscivano per assistere alla festa; poi, scorrendo con gli armati per la citt�, mise a morte un gran numero di persone. 27Ma Giuda, chiamato anche Maccabeo, che faceva parte di un gruppo di dieci, si ritir� nel deserto, vivendo tra le montagne alla maniera delle fiere insieme a quelli che erano con lui; e vivevano cibandosi di alimenti erbacei, per non contrarre contaminazione.
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