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Dal libro del Siracide 13, 1-26
1 Chi maneggia la pece si sporca, chi frequenta il superbo diviene simile a lui.
2Non portare un peso troppo grave, non associarti ad uno pi� forte e pi� ricco di te. Come una pentola di coccio far� societ� con una caldaia? Questa l'urter� e quella andr� in frantumi.
3Il ricco commette ingiustizia e per di pi� grida forte, il povero riceve ingiustizia e per di pi� deve scusarsi.
4Se puoi essergli utile, approfitter� di te; se hai bisogno, ti abbandoner�.
5Se possiedi, vivr� con te; ti spoglier� e non ne avr� alcuna pena.
6Ha bisogno di te? Ti imbroglier�, ti sorrider� e ti dar� una speranza, ti rivolger� belle parole e domander�: "Di che cosa hai bisogno?".
7Ti far� arrossire con i suoi banchetti, finch� non ti avr� spremuto due o tre volte. Alla fine ti derider�; poi vedendoti ti eviter� e scuoter� il capo davanti a te.
8St� attento a non lasciarti imbrogliare n� umiliare per la tua stoltezza.
9Quando un potente ti chiama, allont�nati; egli ti chiamer� sempre di pi�.
10Non essere invadente per non essere respinto, ma non allontanarti troppo per non essere dimenticato.
11Non credere di trattare alla pari con lui e non fidarti delle sue molte parole;
12con la sua molta loquacit� ti metter� alla prova e quasi sorridendo ti esaminer�.
13Spietato chi non mantiene le parole, non ti risparmier� maltrattamenti e catene.
14Guardati e st� attento, perch� cammini insieme alla tua rovina.
15Ogni creatura vivente ama il suo simile, ogni uomo il suo vicino.
16Ogni essere si accoppia secondo la sua specie; l'uomo si associa a chi gli � simile.
17Che cosa vi pu� essere in comune tra il lupo e l'agnello? Lo stesso accade fra il peccatore e il pio.
18Quale pace pu� esservi fra la iena e il cane? Quale intesa tra il ricco e il povero?
19Sono preda dei leoni gli �nagri nel deserto; cos� pascolo dei ricchi sono i poveri.
20La condizione umile � in abominio al superbo, cos� il povero � in abominio al ricco.
21Se il ricco vacilla, � sostenuto dagli amici; se il povero cade, anche dagli amici � respinto.
22Se cade il ricco, molti lo aiutano; dice cose insulse? Eppure lo si felicita. Se cade il povero, lo si rimprovera; se dice cose assennate, non ci si bada.
23Parla il ricco, tutti tacciono ed esaltano fino alle nuvole il suo discorso. Parla il povero e dicono: "Chi � costui?". Se inciampa, l'aiutano a cadere.
24La ricchezza � buona, se � senza peccato; la povert� � cattiva a detta dell'empio.
25Il cuore dell'uomo cambia il suo volto o in bene o in male.
26Indice di un cuore buono � una faccia gioiosa, ma la scoperta di proverbi � un lavoro ben faticoso.
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