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Dal libro del Siracide 23, 1-27
1 Signore, padre e padrone della mia vita, non abbandonarmi al loro volere, non lasciarmi cadere a causa loro.
2Chi applicher� la frusta ai miei pensieri, al mio cuore la disciplina della sapienza? Perch� non siano risparmiati i miei errori e i miei peccati non restino impuniti,
3perch� non si moltiplichino i miei errori e non aumentino di numero i miei peccati, io non cada davanti ai miei avversari e il nemico non gioisca sul mio conto.
4Signore, padre e Dio della mia vita, non mettermi in bal�a di sguardi sfrontati
5e allontana da me la concupiscenza.
6Sensualit� e libidine non s'impadroniscano di me; a desideri vergognosi non mi abbandonare.
7Figli, ascoltate l'educazione della bocca, chi l'osserva non si perder�.
8Il peccatore � vittima delle proprie labbra, il maldicente e il superbo vi trovano inciampo.
9Non abituare la bocca al giuramento, non abituarti a nominare il nome del Santo.
10Come uno schiavo interrogato di continuo non sar� senza lividure, cos� chi giura e ha sempre in bocca Dio non sar� esente da peccato.
11Un uomo dai molti giuramenti si riempie di iniquit�; il flagello non si allontaner� dalla sua casa. Se cade in fallo, il suo peccato � su di lui; se non ne tiene conto, pecca due volte. Se giura il falso non sar� giustificato, la sua casa si riempir� di sventure.
12C'� un modo di parlare che si pu� paragonare alla morte; non si trovi nella discendenza di Giacobbe. Dagli uomini pii tutto ci� sia respinto, cos� non si rotoleranno nei peccati.
13La tua bocca non si abitui a volgarit� grossolane, in esse infatti c'� motivo di peccato.
14Ricorda tuo padre e tua madre, quando siedi tra i grandi, non dimenticarli mai davanti a costoro, e per abitudine non dire sciocchezze; potresti desiderare di non essere nato e maledire il giorno della tua nascita.
15Un uomo abituato a discorsi ingiuriosi non si corregger� in tutta la sua vita.
16Due specie di colpe moltiplicano i peccati, la terza provoca l'ira:
17una passione ardente come fuoco acceso non si calmer� finch� non sar� consumata; un uomo impudico nel suo corpo non smetter� finch� non lo divori il fuoco; per l'uomo impuro ogni pane � appetitoso, non si stancher� finch� non muoia.
18L'uomo infedele al proprio letto dice fra s�: "Chi mi vede? Tenebra intorno a me e le mura mi nascondono; nessuno mi vede, che devo temere? Dei miei peccati non si ricorder� l'Altissimo".
19Il suo timore riguarda solo gli occhi degli uomini; non sa che gli occhi del Signore sono miriadi di volte pi� luminosi del sole; essi vedono tutte le azioni degli uomini e penetrano fin nei luoghi pi� segreti.
20Tutte le cose, prima che fossero create, gli erano note; allo stesso modo anche dopo la creazione.
21Quest'uomo sar� punito nelle piazze della citt�, sar� preso dove meno se l'aspetta.
22Cos� della donna che abbandona suo marito, e gli presenta eredi avuti da un estraneo.
23Prima di tutto ha disobbedito alle leggi dell'Altissimo, in secondo luogo ha commesso un torto verso il marito, in terzo luogo si � macchiata di adulterio e ha introdotto in casa figli di un estraneo.
24Costei sar� trascinata davanti all'assemblea e si proceder� a un'inchiesta sui suoi figli.
25I suoi figli non avranno radici, i suoi rami non porteranno frutto.
26Lascer� il suo ricordo in maledizione, la sua infamia non sar� cancellata.
27I superstiti sapranno che nulla � meglio del timore del Signore, nulla pi� dolce dell'osservare i suoi comandamenti.
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